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Legenda
Terminata la guerra, erano 81 i punti di passaggio stradali tra la zona ovest e quella est nella città di Berlino: il 13 agosto solo 12 rimasero transitabili, gli altri furono chiusi con barriere di filo spinato e con il muro.
Il muro vero e proprio era alto dai 3 ai 4 metri. Serpeggiava attraverso la città per 166 chilometri. Dalla fine della guerra al 1961 circa un milione e seicentomila Tedeschi della Germania orientale erano scappati in quella occidentale: circa 1500 persone al giorno.
Ecco il famoso Checkpoint Charlie: il più noto tra i varchi usati dai Berlinesi per passare da una parte all’altra della città. Lungo tutto il suo perimetro il muro era perlustrato dai Vopos, sentinelle con l’ordine di sparare su chiunque tentasse di fuggire.
In totale lungo il muro furono posizionate 285 torri di controllo sopraelevate e numerose postazioni di mitragliatrici automatiche: ecco un Vopos che due giorni dopo la costruzione del muro fugge. Una foto che fece il giro del mondo.
Nel giugno 1962 attorno al primo muro ne venne costruito un secondo. Tra i due muri correva la cosiddetta «striscia della morte». Nella foto alcuni vopos trasportano il corpo di Peter Fechter, un muratore di 18 anni, morto nel tentativo di oltrepassare il muro.
Solo nella parte orientale era impossibile avvicinarsi al muro, mentre in quella occidentale i cittadini potevano spingersi fino ai piedi del manufatto, che con il tempo venne ricoperto da colorati murales e graffiti.